Name:

"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Wednesday, November 19, 2008

Ma quale sandinismo...

Le elezioni municipali del passato fine settimana in Nicaragua hanno dimostrato come parlare di sandinismo (ed ormai c’è chi lo chiama solo più orteguismo) sia diventato fuori luogo.
Il sandinismo è svanito nelle gestioni di palazzo di Ortega, che lo hanno fatto diventare un movimento personale, che calza alle necessità proprie e di chi veste la bandiera rossonera e non ai bisogni della cittadinanza. Non c’è più sandinismo e lo si vede quando il suo leader, invece di chiamare alla calma e al confronto, sparisce di scena durante i giorni più drammatici del suo governo, quello successivo a queste discusse elezioni, e manda in cambio centinaia di giovani a provocare incidenti, per dimostrare con la forza il potere del Frente. Ortega non parla, non fa il presidente, ma fa il capo del partito, come prima di lui hanno fatto Bolaños, Alemán, la Chamorro, i Somoza.
Il sandinismo è morto perchè ripete gli stessi errori (il caudillismo, lo scambio di influenze, i patti scellerati, le prove di forza) che hanno marcato la storia del Nicaragua, con il risultato di averne fatto un paese povero, arretrato, limitato, incapace di rispondere con maturità alle prove di democrazia alle quali è stato chiamato.
La colpa ce l´hanno tutti, da Montealegre che a tentoni cerca una leadership che lo vede comunque immaturo, ai vertici dell´Fsln, che si è trasformato in un dinosauro che ha represso la dialettica (a parte quella degli insulti) in favore della forza e del clientelismo.
Parlando di elezioni, ufficialmente l´Fsln si è portato via quasi tutte le piazze importanti, da Managua fino ai centri più rappresentativi della provincia. All´alleanza di Montealegre sono rimaste le briciole, che con le denuncie di irregolarità giunte da varie parti del Paese, sono state sufficienti per scatenare la rabbia e l´accusa di brogli.
Su tutto il processo, comunque, rimarrà sempre il dubbio della legalità: alle elezioni, infatti, non è stato invitato nessun osservatore che potesse convalidare il lavoro fatto dagli scrutatori.
Su Itanica Giorgio Trucchi sta facendo un bel lavoro di copertura sui fatti di questi giorni:
http://www.itanica.org/
Vi rimando anche al Nuevo Diario: http://www.elnuevodiario.com.ni, con gli auguri all´amico Ary Pantoja, aggredito dai simpatizzanti liberali.
I dati delle elezioni: http://www.cse.gob.ni/resultados/municipales2008.html

Labels: